67 Mostra del Cinema





La 67a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in apertura ha omaggiato la danza, rivisitando uno dei balletti di repertorio più importanti della danza classica. Il lago dei cigni. Bianco e nero. Buono e cattivo. "The black swan" (Il cigno nero). Diretto dal regista Darren Aronofski, già vincitore con the Wrestler.
Il titolo si riferisce all'opera di Ciaikovski "il lago dei cigni" focalizzando il personaggio oscuro della regina dei cigni creata da "Rothbart" per ingannare il principe (Sigfrido) e far si che il suo giuramento d’ amore eterno per "Odette" sia infranto.
Nel balletto la figura del cigno nero, Odile, è interpretata dalla stessa ballerina che interpreta la protagonista (Odette) ed è un ruolo particolarmente difficoltoso dato che l'impostazione e la tecnica di balletto sono completamente diversi rispetto ad "Odette" , poiché il cigno nero balla per sedurre e non c'è dolcezza nei suoi movimenti bruschi e angolosi.
Il film “Black swan”, thriller psicologico dalle sfumature melò, racconta di Nina (Natalie Portman), bravissima ma problematica ballerina che viene scelta per interpretare, appunto, la parte della regina dei cigni.
Il dramma si svolge in due ambienti principali: la casa di Nina, e la sala prove, mostrandoci e motivando tutti gli stati d'animo della protagonista, creando empatia con lo spettatore.
Un severo Vincent Cassel interpreta l'insegnante di balletto il quale cerca, anche con metodi poco ortodossi, di perfezionare i movimenti della protagonista per la parte del cigno nero. L’ entrata in gioco di Lilly (Mila Kunis), ballerina gelosa della bravura di Nina, crea un'atroce clima di allucinazioni e realtà che farà ruotare l'angolazione degli specchi in modo da riflettere tutta l'angoscia che si nasconde in una persona morbosamente circuita dalla madre e votata alla perfezione .






Primo film in concorso alla mostra del cinema è 'La pecora nera' di Ascanio Celestini. La pellicola, che uscirà il 15 ottobre, e' l'adattamento dello spettacolo teatrale omonimo che da anni l'attore porta in giro per l'Italia. Al centro della storia ci sono due personaggi, un infermiere e un paziente, che raccontano la vita di un internato che va dal 1975 fino al 2005. Nel cast Giorgio Tirabassi e Maya Sansa. Il film, come ha dicharato il regista è una denuncia del manicomio come istituzione alienante.




Prima rivelazione in laguna "The Happy Poet", commedia ironica e molto divertente. Film texano dal bassissimo budget, scritto, diretto ed interpretato dello stesso regista : Paul Gordon, alla sua opera prima.
Un ragazzo disoccupato appassionato di poesia e data la precaria situazione economica in cui versa, decide di investire i pochi soldi che riesce ad attingere dalla banca per comprare un carretto per "hot dog". Invece di wurstell e salse il protagonista decide di allestire il suo chiosco portatile (che prende il nome di Happy poet) con prodotti biologici, panini vegani, "insalate all'uovo senza uovo", business totalmente distruttivo con un epilogo felice. L’autore sgretola la filosofia del ”self made man” americano dimostrando quanto sia difficile emergere in una società basata unicamente sul denaro, priva di principi morali che vadano oltre il semplice "non uccidere e non rubare”. L'intero film si regge sulle parole più che sulle immagini, ricordando un giovane Richard Stuart Linklater ( Prima dell’alba 1995 ndr), ma anche sul divertente ed originale umorismo del protagonista accentuato dal fatto che, durante la storia, né ride né sorride praticamente mai.



Guardate questa variazioni eseguita da Svetlana Zakharova all'Opera di Roma
Atto III de "Il Lago dei Cigni" pas de deux tra Odile e Siegfrd.

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